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Название: Barbarie e civiltà nella concezione di Leopardi
Автор: Rolando Damiani
Аннотация:
Nelle due frasi immediatamente redatte alla riapertura dello Zibaldone, il riferimento al politeismo pagano «più naturale che ragionevole», potenzialmente capace di mitigare la barbarie medievale e mantenere una “media” civiltà – concetto basilare per intendere il senso e l’eccezione del Rinascimento –, sfocia nella denuncia di una «ragione corrotta, come allora», in grado di riportare o piuttosto conservare le tenebre della storia: «Aggiungete che la religion pagana come più naturale che ragionevole, avrebbe servito a conservar qualche poco di natura in quella barbarie. E la natura è un gran contravveleno e medicamento in ogni corruzione umana, e un gran faro in mezzo alle tenebre dell’ignoranza, quando non sia spento da una ragione corrotta, come allora».